giovedì 19 aprile 2012

Incontro con l'autrice...Giulia Martani!


Come promesso, stasera in questo spazio dedicato alle autrici diamo il benvenuto a Giulia Martani, autrice di Benzina, il libro che vi ho presentato in questo post.

1) Giulia benvenuta nella mia Locanda! Cosa ci vuoi raccontare di te? 
Grazie Claudia. Sono una giovane autrice emergente mantovana con due grandi passioni: la letteratura (a scapito dei miei studi giuridici) e i gatti.

2) Che cosa ti ha spinto sulla strada della scrittura?
Sicuramente la grande passione per la lettura e il bisogno di esprimermi e raccontare delle storie. Ho iniziato da bambina, per gioco, disegnando fumetti. Da allora non ho più deposto la penna!

3) C’è uno scrittore o una scrittrice dal quale puoi dire di aver imparato qualcosa?
Più di uno, in realtà. Sono cresciuta leggendo i racconti di Edgar Allan Poe e ho amato moltissimo anche Lovecraft e Oscar Wilde. Tra gli autori italiani contemporanei il mio preferito è Ammaniti.

4) Prima di “Benzina” tu hai già pubblicato una raccolta di racconti intitolata “Nero ma non troppo” giusto? Ce ne parli brevemente?  
"Nero ma non troppo" è una raccolta di racconti brevi, il cui unico filo conduttore è la presenza di elementi fantastici, spesso noir. Infatti in ogni racconto "ci scappa il morto".
Le varie vicende si svolgono in scenari di apparente normalità, improvvisamente interrotti da eventi imprevedibili, irrazionali e inquietanti, spesso conditi da humor nero.
Nero, quindi...ma non troppo, perché spesso al delitto segue un contrappasso.

5) “Benzina” racconta una storia molto forte e di assoluta attualità, ti sei ispirata ad una storia vera o è nato tutto dalla tua fantasia?
La storia è frutto della mia immaginazione, ma i fatti e le  situazioni sono molto verosimili, purtroppo.

6) Come mai hai voluto narrare questa storia?
La tematica dei soprusi sui banchi di scuola mi è da sempre cara e ho sentito la necessità di scrivere questo libro per sensibilizzare i giovani (e non solo) e offrire loro degli spunti di riflessione.

7) Nel romanzo rivolgi delle critiche alle giovani generazioni e alla società che le circonda? 
Implicitamente sì. Descrivo il mondo attraverso lo sguardo ingenuo, ma al tempo stesso ironico, della protagonista, la quattordicenne Ilaria, che diventa portavoce della sua generazione e al tempo stesso ne evidenzia tragicamente i limiti e i difetti. Inoltre il libro mette in luce le meschinità degli adulti, poiché gli stessi professori avvalleranno le ingiustizie e gli episodi di violenza subiti dalla ragazza nell’ambito scolastico, pur di non inimicarsi gli influenti genitori delle capobranco.

8) Ci puoi parlare di Ilaria Torre, la protagonista del libro?
Ilaria è un’adolescente dolce, seria e studiosa. A differenza delle compagne di scuola, ama studiare, non si trucca e non pensa ancora ai ragazzi...è la classica studentessa modello.  Proprio per questo motivo sarà esclusa dalle altre e ne passerà di tutti i colori!

9) Per scrivere questa storia come ti sei “preparata”? Hai visitato in prima persona un carcere minorile? 
No, perché l’ambiente del carcere non viene descritto nella storia, lo lascio all’immaginazione del lettore..ma chissà, potrebbe essere uno spunto per progetti futuri!

10) Il tuo libro è indirizzato ad un pubblico particolare?
E’ un libro rivolto ai più giovani, ma può essere apprezzato anche da un pubblico più maturo.

11) Quali sono le reazioni che ti aspetti da coloro che lo leggeranno?  
Spero che serva a far riflettere e a scuotere le coscienze di genitori, figli e docenti, aprendo loro gli occhi su una problematica sociale tanto rilevante quanto “sommersa”: il bullismo al femminile, ovvero il più subdolo, a mio avviso.

12) Hai incontrato delle difficoltà nel scrivere questa storia? 
 L’ho scritta di getto, era da tempo che avevo in mente la trama…

13) Hai già in programma un terzo libro?  
Sì, sarà un’altra storia sul disagio giovanile, spero di iniziarla presto.

14) Lo chiedo a tutti coloro che ho il piacere di intervistare…in base alla tua esperienza, c’è un consiglio che vorresti dare agli aspiranti scrittori? 
Sembrerà banale, ma il consiglio migliore è non smettere mai di crederci e, soprattutto, di scrivere! Non arrendetevi mai di fronte a eventuali rifiuti e stroncature, se avete fiducia in quello che fate, prima o poi anche qualcun altro ne avrà in voi.

Giulia siamo arrivate al termine di questa intervista. 
Io ti ringrazio molto per essere stata mia ospite e aver risposto alle mie domande! 
Spero che ti sia trovata bene nella mia Locanda dei Libri ^_^ 
Grazie a te, è stato un piacere, a presto!

 

3 commenti:

  1. Che dolce! Oltretutto sono d'accordo su Ammaniti. Non ho letto tutti i suoi libri ma quelli letti mi sono piaciuti molto.
    Comunque sono sicura che in questo libro se ne leggeranno delle belle.
    Grazie per averci conoscere questa giovane scrittrice XD

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    Risposte
    1. Sono contenta che tu abbia apprezzato l'intervista, grazie a te :-)

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