Benvenuti a tutti voi ad un nuovo appuntamento con la mia rubrica "Incontro con l'autrice"! Oggi ospito con piacere una giovanissima scrittrice, Stefania Tuveri, che ci parlerà un pò di lei e del suo libro "Figlie di Diana" (che vi avevo già presentato QUI).
Cominciamo subito...
1. Ciao Stefania e benvenuta alla Locanda dei Libri! Vuoi raccontare qualcosa di te ai nostri lettori?
Sono una diciottenne come tante che frequenta il liceo classico e vive in una piccola provincia. Finalmente sono all’ultimo anno e tra poco inizierò l’esperienza dell’università, sperando di poter trovare un lavoro qui in Italia (mi iscriverò a bioteconologie). Sono una persona generalmente calma, che anche quando si infuria cerca di tenerselo per sé, perché odio litigare. Sono curiosa e riflessiva. Ovviamente amo leggere e scrivere e, come tutti, amo letteralmente i miei amici.
2. Ormai sarai stanca di sentirtelo dire, ma sei davvero giovanissima e hai già pubblicato un libro!!! Ci vuoi raccontare questa esperienza? Hai incontrato delle difficoltà data la tua giovane età?
Ahah! È una bella soddisfazione, davvero. Quando hai in mano un libro con sopra il tuo nome potresti toccare il cielo con un dito. Mi sono divertita a scrivere questo libro, che è partito come un racconto, ma che mi ha presa e mi ha portata a farlo diventare qualcosa di più. Per diverso tempo mi sono dedicata a scrivere racconti e ho pensato che fosse arrivato il momento di cercare una nuova sfida.
Per quanto riguarda l’età non ho trovato particolari ostacoli. Certamente delle volte è difficile scrivere di determinati argomenti, perché alla mia età magari non si ha quell’esperienza che ti fornisce gli strumenti per poterlo fare. Dal punto di vista strettamente “editoriale” no. Lettere Animate mi ha trattata davvero benissimo.
3. Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Sin da piccola ho avuto feeling con i libri. Amavo scrivere già alle elementari, ma questa passione si è addormentata per qualche anno per poi svegliarsi durante il secondo terzo anno di superiori.
4. Qual è il tuo scrittore/scrittrice preferito? E il tuo libro del cuore?
Difficile domanda. Ora come ora direi che Baricco mi ha conquistata. Il mio libro preferito è “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern. È un testo autobiografico dove l’autore racconta i giorni della ritirata dell’esercito italiano dal fronte russo. Un piccolo capolavoro.
5. Quand’è che trovi il tempo di scrivere?
Ultimamente ho davvero pochissimo tempo, altrimenti cerco di scrivere di sera. Amo scrivere quando c’è assoluto silenzio.
6. Mi puoi elencare tre condizioni ideali ed essenziali per te per poter scrivere?
Come dicevo prima il silenzio è fondamentale. Una connessione internet per i dubbi tecnici di qualsiasi argomento e del tè per non disidratarmi!
7. Come nasce il tuo libro “Figlie di Diana”? A cosa ti sei ispirata?
Mi sono sempre piaciute le streghe, la magia, la lotta Bene-Male e volevo anch’io raccontarla a modo mio. Così ho creato delle regole magiche prendendo spunto un po’ dalla tradizione (la regola del Tre), un po’ inventando di sana pianta e ho scelto un mostro da combattere che non fosse particolarmente conosciuto (il Wendigo).
8. Ci descrivi brevemente le due sorelle Selene e Caterina?
Sono due sorelle molto legate, anche a causa della perdita dei loro genitori.
Selene è avventata, specialmente quando è spinta dalla sua grande curiosità. Ha voglia di scoprire cose nuove, non vuole tirarsi indietro davanti alle responsabilità. Ma spesso non sa come porsi di fronte agli altri, perché per paura di ferire i sentimenti altrui rischia di diventare un po’ ipocrita.
Caterina si sente addosso la responsabilità della sorella minore e per questo è restia a buttarsi a capofitto nelle situazioni ed è molto riflessiva. È più scettica rispetto alla sorella e fatica ad accettare ciò che non conosce. È molto sensibile ed attenta ai sentimenti degli altri, anche per questo il suo potere è l’empatia.
9. Ti rispecchi in una delle due protagoniste? O anche in tutte e due?
Probabilmente ci sono caratteristiche di me in entrambe, quindi direi in entrambe, ma a piccole dosi.
10. Se il romanzo dovesse essere riprodotto in un film, quali sarebbero gli attori che vorresti per i tuoi personaggi?
Shelley Hennig per Caterina, anche se non ha gli occhi azzurri (facilmente rimediabile).
Zoey Deutch per Selene.
11. Che cos’è per te la Magia?
All’inizio ho inserito una citazione di Goethe grazie alla quale in parte emerge la mia concezione di magia. Credo sia la forza di credere in se stessi nonostante tutto e tutti, il realizzare i propri sogni e il vivere a pieno la propria vita.
12. Quanto tempo ci hai messo per scrivere il tuo libro?
All’incirca un anno.
13. Se dovessi scrivere un altro libro opteresti sempre per il Fantasy e la Magia o sceglieresti un altro genere?
Nella mia testa ci sono altre idee, ma nessuna di queste ha a che fare con la magia.
14. Ci elenchi tre motivi per cui il pubblico dovrebbe leggere “Figlie di Diana”?
Perché nonostante parli di magia emergono anche altri temi, come l’amicizia, il tradimento e la morte.
Perché offre la visione del mondo dei giovani dal punto di vista di una giovane (non dico che sia IL punto di vista per eccellenza, ovviamente).
Perché è scritto in maniera lineare e mai difficile da capire.
15. Secondo te il romanzo può essere maggiormente apprezzato da un pubblico giovane oppure da tutti ugualmente?
Un pubblico giovane può sicuramente meglio apprezzare un testo di tal fatta.
16. Pensi che “da grande” vorrai fare la scrittrice o hai in mente qualcos’altro?
Sarebbe bello poter vivere di sola scrittura, ma non ho così tanta considerazione di me da credere di poterci riuscire.
Coltiverò la scrittura come passione per tutta la mia vita e spero di poter pubblicare ancora altri testi, ma vorrei diventare ricercatrice in ambito medico.
17. Hai un consiglio da lasciare a tutti i ragazzi giovanissimi che sognano di pubblicare un libro?
Sfruttate la magia che è in voi! Credete in voi stessi, scrivete e confidate nel fatto che quel sogno può diventare realtà!
Grazie per averci dedicato un po’ del tuo tempo Stefania e per essere stata ospite della Locanda!
Ti faccio tanti complimenti per la tua intraprendenza e i miei migliori auguri per il tuo futuro, sperando che tutti i tuoi progetti si possano realizzare al meglio!
ho letto anche un'altra intervista a questa ragazza e sono sempre più convinta di dover acquistare questo libro!
RispondiEliminaBene! Le interviste sono utili proprio per questo, aiutano a conoscere meglio gli autori e a fare chiarezza sui loro libri!
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