Buondì e ben tornati nella "Locanda dei Libri"!
Oggi ho preparato per voi una bella recensione...ma prima volevo ricordarvi che oggi è anche l'ultimo giorno utile per inviarmi il vostro commento, per avere la possibilità di ricevere in omaggio il libro "D'odio d'amore e d'altro ancora", scritto da Giorgio Marconi.
QUI troverete tutti i dettagli
Ed ora parliamo di...
Titolo: Tutto il villaggio lo saprà
Autore: Fabio Girelli
Editore: Lineadaria
Anno di pubblicazione: 2011
TRAMA
Autore: Fabio Girelli
Editore: Lineadaria
Anno di pubblicazione: 2011
Formato: brossura
Pagine: 156
Genere: Thriller
Prezzo di copertina: €15.00
TRAMA
Una strana sostituzione di cadavere al Museo Egizio, un feticcio incomprensibile e i sotterranei di Torino.
A pochi giorni dall’esposizione della Sindone, il commissario Andrea Castelli si trova tra le mani un’indagine che nessuno prende sul serio, un brutto scherzo che assomiglia a una crepa. La crepa che preannuncia il crollo di una diga. E, mentre il suo cuore è diviso tra un transessuale brasiliano e una timida assistente, inizia la sua corsa contro il tempo.
Sullo sfondo di una Torino solare e sotterranea insieme, tra sequestri di persona e antiche superstizioni, si snoda una vicenda ambigua, inafferrabile, in cui verità e menzogna si confondono e dove l’amore diventa l’unico rimedio possibile. Ma irraggiungibile.
AUTORE
Fabio Girelli è nato a Biella nel 1980. Da qualche anno vive a Torino.
Una sua raccolta di poesie è stata pubblicata all'interno dell'antologia "Così, per timidezza" (Lineadaria Editore, 2009).
"Tutto il villaggio lo saprà" è il suo primo romanzo.
Per leggere l'intervista a questo autore cliccare QUI
RECENSIONE
Questo
libro racchiude dentro di sé un piccolo viaggio nella Torino di oggi e di ieri.
La vicenda si snoda tra un’insolita sostituzione di cadavere al Museo Egizio,
la scomparsa di una ragazzina e i ferventi preparativi per la messa in
sicurezza della città, in occasione della visita del Papa per l’ostensione
della Sindone.
Fin
qui abbiamo già un bel po’ di carne al fuoco…ma le parole di Girelli ci portano
anche a visitare vari ammalianti luoghi di Torino: da Piazza Castello a Palazzo
Reale, dalle rive del Po alla Gran Madre, passando brevemente anche per la
Torino sotterranea, quella che non conosce né smog né traffico; l’altra città
fatta di cunicoli e gallerie che tante volte ha dato rifugio e salvato vite
umane.
Insomma,
Girelli ha davvero racchiuso nella pagine di questo libro tutti gli elementi
che fanno di Torino quella signora elegante, raffinata ed enigmatica…oscura ma
allo stesso tempo piena di luce!
Torino
è la mia città, quindi è difficile per me restare indifferente di fronte alle
descrizioni contenute in questo romanzo, perché in ogni luogo c’è anche un mio
ricordo, una mia emozione…ma cercherò di essere il più possibile obbiettiva!
Dato che questa recensione non deve diventare una guida turistica (anche se
vorrei raccontarvi tante cose!), passiamo a parlare della storia vera e
propria.
Il
protagonista di questo giallo è il commissario Castelli ed è veramente ben
caratterizzato. Ci viene svelato come un uomo malinconico e vagamente depresso,
che spesso si smarrisce nel trambusto dei suoi pensieri, solitario ma molto
acuto e perspicace.
Castelli
ha un’ambigua relazione con un transessuale di nome Georgine, un po’ amante e
un po’ confidente. Ma si scoprirà innamorato di Lucia, l’affascinante
assistente che lavora al Museo Egizio.
Non
è uno di quegli artificiosi super-poliziotti alla “CSI”, anzi….fa il suo lavoro
(anche con una certa indolenza) perché gli dà da vivere, ma possiede una certa
buona capacità che lo rende adatto al lavoro d'investigatore.
Anche
gli altri personaggi di contorno mi sono piaciuti, ognuno con una particolarità
che li rende credibili.
La
scrittura è scorrevole grazie a frasi moderatamente brevi e incisive, farcite
da una buona dose di ironia…la cosa mi piace!
Ho
notato che il romanzo inizia con passo un po’ incerto, andando avanti però
prende sicurezza, diventando avvincente e approdando ad un bel finale dove i
colpi di scena non mancano.
Mi
aspettavo qualche dettaglio in più sulla Torino misteriosa e sotterranea, alla
quale invece viene concesso uno spazio un po’ stringato. In compenso però,
acquista rilevanza un antico legame tra la mitologia egizia e le origini della
città…cosa che personalmente non conoscevo ed ho appreso con curiosità!
Il
titolo del romanzo, non a caso, ha origini egiziane, come ci spiega l’autore
nell’intervista che ho pubblicato, e si rifà ad un antico rituale…che però
all’interno del romanzo poteva essere illustrato in modo un po’ più approfondito.
Credo
che scrivere un thriller comporti qualche difficoltà in più rispetto a
qualsiasi altro romanzo, in quanto tutti gli elementi devono essere davvero ben
studiati ed incastrati, inoltre perché funzioni che c’è bisogno di una buona
dose di originalità e destrezza nel raccontare la storia, “altrimenti tutta
l’impalcatura narrativa viene giù come un castello di carte”… e qui ho usato le
parole dell’autore stesso! Tali
presupposti li ho riscontrati tutti in questo libro, che nel complesso è un
buon romanzo d’esordio….mi ha reso ottimista verso la scrittura di Girelli.
***
In occasione di questa recensione ho preparato una piccola carrellata dei luoghi di Torino che incontriamo durante la lettura di "Tutto il villaggio lo saprà"....
non ho saputo resistere ^_^
interessante!
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