mercoledì 4 settembre 2013

Il Tè dei matti #7: La Costa degli Dei - Seconda parte


Apparecchiato sotto un albero davanti alla casa, c’era  un tavolo dove il Leprotto Marzolino e il Cappellaio prendevano il tè; seduto in mezzo a loro, c’era un Ghiro che dormiva della grossa […]
“Infatti” rispose il Cappellaio con un sospiro: “È  sempre l’ora del tè, e non abbiamo neppure il tempo di lavare le tazze negli intervalli” […]
“Raccontaci una storia!” gli ordinò il Leprotto Marzolino.
“Si, per favore, raccontaci una storia!” lo pregò Alice.
“E cerca di far presto” aggiunse il Cappellaio, “o caschi addormentato prima di averla finita” […]
“Non tornerò laggiù, in nessun caso!” diceva Alice, mentre riprendeva il cammino nel bosco. “È il più stupido tè a cui abbia mai partecipato in vita mia!”.

 
Come promesso eccomi qui con voi per l'ora del tè ma soprattutto per la seconda parte del mio racconto sui luoghi  bellissimi che ho visitato questa estate in Calabria!
Se state leggendo queste righe e non avete ancora letto la prima parte, allora non potete proprio perdervela: cliccate qui ;-)


Dunque... mentre ieri vi ho portato al mare a vedere Scilla e Tropea, per oggi ho riservato qualcosa di speciale, il posto che mi è piaciuto di più: Gerace!
Purtroppo e per fortuna noi siamo arrivati lì già in tardo pomeriggio ed è stata una visita troppo breve ed approssimativa per i miei gusti... mi auguro di poterci tornare prima o poi :-)
"Purtroppo" perché la mia macchina fotografica non fa delle foto eccellenti di notte, quindi mi scuso in anticipo per la scarsa qualità di alcune immagini che non rendono davvero giustizia a quel luogo meraviglioso. 
"Per fortuna" perché abbiamo goduto del tramonto nei pressi delle rovine di un castello e abbiamo potuto ammirare Gerace nella sua elegante veste notturna!
Ma andiamo con ordine...

Gerace è caratterizzata prima di tutto dalla sua posizione arroccata (si trova a 492 metri sul livello del mare), infatti abbiamo potuto godere di una fantastica vista panoramica su gran parte del territorio della Locride.


Si tratta di un'affascinante borgo antico che a parer mio custodisce dei veri tesori! Mi hanno detto che viene chiamata la "città delle chiese", poiché le sue remote mura preservano un notevole numero di bellissime chiese altrettanto antiche.
Il nome di questo borgo medievale deriva dal greco Ierax, che significa "sparviero". Infatti una leggenda narra che gli abitanti della costa, in fuga dai saraceni, siano stati guidati da uno sparviero verso i monti che dominano la zona di Locri fino alla rocca dove poi fu fondata Gerace. Leggenda oppure no, ancora oggi sullo stemma comunale della città è rappresentato uno sparviero.
Anticamente la città era circondata da solide mura e da 12 porte. Di queste dodici oggi ne sono sopravvissute solo quattro: la "Porta dei Vescovi" o "Porta della Meridiana" (adiacente alla Cattedrale), "Porta Santa Lucia", "Porta Maggiore" e "Porta del Sole".

Porta del Sole

Vi assicuro che la storia e l'arte si possono vivere e respirare veramente all'interno delle antiche mura di Gerace, che è davvero ricca di chiese, palazzi storici e vani scavati direttamente nella roccia (un tempo erano botteghe o abitazioni).



Non c'è una piazzetta o un vicolo che non si facciano ammirare, dando sfoggio dei palazzi d'epoca, che ancora oggi sono caratterizzati dai loro scultorei portali di pietra lavorati da scalpellini locali. Qualcuna di queste sontuose costruzioni è coronata dallo stemma di un casato nobiliare.


 

Ricordate che se ci si reca a Gerace non si può non assaggiare  la sua famosa granita, da gustare in Piazza del Tocco all'Antica Caffetteria del Tocco: è una cosa imperdibile!!!



Sono stati due in particolare i piatti forti di questa gita: il Castello e la Cattedrale.
Entrambi sono di epoca normanna, sorti appunto durante la dominazione normanna, quando Gerace divenne un principato.
Il Castello, di cui oggi purtroppo non rimangono che le rovine, sorge nella zona più alta della città... ed io vi assicuro che è uno spettacolo meraviglioso *__* ... come se fosse una corona sulla testa di un'elegante principessa medievale!


L'esistenza di questo Castello è documentata già nel X secolo d.C., quando fu distrutto insieme alla sua città dai bizantini. Grazie alla venuta dei normanni, nel 1050, fu ristrutturato e rinforzato, ma le sue sventure non finirono lì perché nei secoli successivi fu vittima di alcuni devastanti terremoti.
Ciò che oggi rimane del Castello normanno di Gerace sono una grande e imponente torre e qualche mura: alcune di queste antiche mura sono ricavate nelle rocce stesse su cui si staglia il Castello, altre svettano a picco sui burroni circostanti.


Anche se di tutto il suo remoto splendore oggi rimane poco, i suoi ruderi riescono comunque ad evocare un'atmosfera piena di fascino e di antica bellezza... complice probabilmente il seducente calare della sera!



Io e il mio amore!

 Anche la Cattedrale di Gerace è di epoca normanna, ma presenta chiari segni di rifacimenti e integrazioni appartenenti ad epoche diverse: per questo è difficile attribuirle una vera e propria datazione.



Non abbiamo potuto visitarla come avremmo voluto perché da li a poco avrebbe ospitato un matrimonio, ma ho comunque osservato la sua signorile facciata affiancata dalla grande "Porta della Meridiana". 


Ai miei occhietti attenti e meravigliati non è di certo passata inosservata la Chiesa di S. Francesco, datata intorno al XIII secolo. 
Bellissima, sobria e illuminata ad arte nella notte... suscita fin dal primo sguardo una sorta di deferenza.


Ciò che mi ha subito colpita è stato il suo portale di pietra scolpita ad arco a sesto acuto, tipicamente medievale: illuminato così da una luce fredda che ne mette in risalto le incisioni nelle pietra... a me ricorda un portale incantato!


Al suo interno si trova il presbiterio con l'altare maggiore: una squisita prova della bravura artistica del suo artefice. Un bel tocco di regale colore grazie ai marmi intarsiati.
Gli intarsi (databili intorno agli anni '60 del Seicento) rappresentano delle forme legate allo sfarzo del Barocco napoletano. Le formelle di marmo infatti riproducono elementi fitomorfi, zoomorfi e paesaggistici.

Io che non ho saputo resistere e osservo da vicino gli intarsi ^^ 

E per concludere questo piccolo viaggio nella "terra del sole"... vi lascio le poetiche parole (sicuramente migliori delle mie!) di qualcuno a cui Gerace deve essere rimasta nel cuore... come è rimasta nel mio!



Amici lettori spero sinceramente di non avervi annoiati e mi auguro che queste due puntate speciali de Il Tè dei matti vi siano piaciute... fatemi sapere ok?
Un abbraccio!

2 commenti:

 

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