martedì 17 luglio 2012

Recensione di "Mr. Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina"


Amici oggi condivido con voi una lettura che mi ha davvero trascinata ed emozionata!
Ecco per voi la mia recensione di "Mr. Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina"...


Titolo: Mr. Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina
Autrice: Fannie Flagg
 Editore: BUR
 Anno di pubblicazione: 2009
Formato: Tascabile 
Pagine: 235
Genere: Narrativa straniera
Prezzo di copertina: €8.90
 
 TRAMA

L’inverno è alle porte e a Lost River, un piccolo paese nel profondo sud dell’Alabama, arriva l’anziano Mr. Campbell (orfano dalla nascita, porta il nome della famosa minestra pronta perché, quando lo trovarono, nella culla ne aveva accanto una lattina) per fuggire al freddo di Chicago.
Subito lo attende una brutta sorpresa: l’albergo dove deve alloggiare è bruciato. Al suo posto però ad accoglierlo c’è la casa di una stravagante signora. Le attenzioni degli abitanti di Lost River lo fanno sentire per la prima volta parte di una comunità. Quando conosce Patsy, una bambina timida, con una gamba malata di cui nessuno si è mai occupato e che gioca tutto il giorno con un pettirosso, viene conquistato dalla sua dolcezza e sente che quella è la sua famiglia.
 
 
N.b. Per rendere più chiaro il titolo al pubblico italiano, l'editore ha preso la licenza di tradurre il titolo originale inglese "A Redbird Christmas" con pettirosso anzichè cardinale come all'interno del testo.

 
 
RECENSIONE

Vi è mai capitato di leggere un libro che vi è talmente piaciuto, che vi è entrato tanto nel cuore, da volere che nessun altro lo legga? Così che nella vostra mente possiate illudervi che quella storia è solo vostra?
Con “Mr. Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina” a me è successo per la prima volta e mi ha spiazzata!
Leggere questo piccolo romanzo di 211 pagine mi ha fatto sentire a casa... già mi mancano tutti loro, gli abitanti di Lost River che, come hanno accolto a braccia aperte Oswald, hanno accolto anche me.
Ma lasciate che vi racconti com’è cominciata…
Oswald P. Campblell, 52 anni, occhi azzurri e pochi capelli rossi, divorziato. Il medico è stato chiaro con lui: un altro inverno passato a Chicago ed i suoi giorni saranno contati, i suoi polmoni non lo sopporterebbero.
Il povero Oswald, orfano dalla nascita, senza un vero lavoro e senza amore, in realtà non ha molto per cui vivere, ma è ancora un po’ affezionato alla sua vita, quindi si fa convincere dal medico a passare l’inverno nel sud dell’Alabama.
Oswald giunge così a Lost River, un piccolo e pacifico paese sulla riva del fiume, aspettandosi di spirare da lì a pochi giorni… non si sarebbe mai immaginato invece che avrebbe iniziato a vivere!
Questo grazie alla comunità che lo ospita con le migliori premure e attenzioni: a poco a poco Oswald non solo capisce che la sua salute sta notevolmente migliorando, ma scopre anche di aver trovato una vera famiglia. 
Inoltre, mai avrebbe immaginato di vedere con i propri occhi un uccellino cardinale che vive nel negozio di alimentari, in grado di tenere allegra l’intera cittadina: Jack, la mascotte di Lost River, un concentrato di simpatia e tenerezza!
A completare il quadretto arriva Patsy, una bimba dolcissima, abbandonata a se stessa e con delle gravi malformazioni alle ossa che mettono a rischio la sua salute.
Tutta Lost River si innamora di questa piccolina ed è magnifico il modo in cui la bontà e la solidarietà di tante persone faranno sì che a Patsy venga data una possibilità.
Tra Oswald, Jack e Patsy nasce un rapporto davvero speciale.
È incredibile quanto sentimento c’è in questa storia… amore, amicizia, speranza, simpatia… tutto dipinto sull’incantevole sfondo di un paese germogliato su un fiume dell’Alabama, di cui l’autrice ci fa apprezzare ogni dettaglio: dalla cucina tipica ad una natura vibrante di colore!
Mi mancano i tramonti sul fiume e mi mancano tutti gli abitanti di Lost River, alquanto pittoreschi e originali… alcuni anche un po’ svitati!
Arrivata quasi alle ultime pagine ho cercato in tutti i modi di protrarre il più possibile la lettura, per non dovermi separare da questa storia prima del dovuto. Posso dire a gran voce che questo romanzo è un piccolo gioiello ed è diventato uno dei miei libri preferiti in assoluto. Per lui ho subito provato qualcosa di speciale e devo dire che il mio “sesto senso librario” non mi ha tradita!
Unico peccatuccio che ho trovato è stato il finale un po’ troppo sbrigativo, ma è davvero un’inezia.
Credo proprio che “Mr. Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina” mi abbia iniziata alla bibliografia di Fannie Flagg.
La semplicità di questa storia mi ha fatto ridere, commuovere ed emozionare come pochi altri libri hanno saputo fare.


7 commenti:

  1. Adoro la Flagg, ho letto tutti i suoi libri e questo mi è rimasto nel cuore! Una storia delicata, dolce e commovente!

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  2. Lo ammetto: mi ero persa la tua recensione! Bella, bella, bella! E adesso... non vedo l'ora di averlo =P

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  3. Non conoscevo questo libro e mi hai incuriosito. Mi piacciono i villaggi pittoreschi, con le loro magiche atmosfere e gli abitanti cordiali.
    Lo aggiungerò alla wishlist! ^^

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    Risposte
    1. Allora sono contenta di averti fatto conoscere un nuovo titolo!
      E sono sicura che potrebbe piacerti davvero molto =)

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