lunedì 20 agosto 2012

Recensione de "Il mendicante di sogni"



Buongiorno amici lettori! La settimana qui alla Locanda inizia con una recensione!
Buona lettura ^_^ 

 Titolo: Il mendicante di sogni
Autrice: Miriam Mastrovito
Editore: La Penna Blu edizioni
Anno di pubblicazione: 2009
Formato: Brossura
Pagine: 144
Genere: Fantasy
Prezzo di copertina: €12.50

TRAMA

I sogni racchiudono i desideri, le fantasie e a volte anche le paure degli uomini. Che succederebbe se ne fossimo privati?
È quello che cercherà di impedire Joshua, approdato a Chissà Dove, il magico regno in cui la fata Maya custodiva i sogni prima che il perfido Nergal la depredasse e le strappasse le ali riducendola in fin di vita.
La sua impresa, costellata di splendidi capolavori disegnati sull’asfalto, si intreccia con le indagini del Commissario Zanetti, che lo riterrà un pericoloso serial killer, e con la rinascita di Daniel, un bambino appena uscito dal coma, che ha promesso a Maya, la sua salvatrice, due ali fatte di petali bianchi…


AUTRICE

Miriam Mastrovito (Gioia del Colle, 1973). 
Si è laureata in filosofia nel 1997 e gestisce un negozio interamente dedicato al fantasy, di cui è titolare. 
Da sempre coltiva una forte passione per la scrittura e i mondi fantastici, e ha vinto svariati premi letterari. 
Nel 2007 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio Gli stessi occhi, la raccolta di poesie Il mio arcobaleno ed il romanzo L’ultimo rap.
Nel 2009 La penna blu Edizioni ha pubblicato il suo romanzo Il mendicante di sogni.
Nel novembre 2011 la casa editrice Zero91 ha pubblicato il suo romanzo fantasy Il mistero dei libri perduti.
Ha collaborato e tuttora collabora con diversi siti letterari e web magazine. 
Attualmente gestisce il blog letterario StrepiTesti


 RECENSIONE

Dopo aver letto "Il mistero dei libri perduti" di Miriam Mastrovito, mi sono voluta rituffare in un suo libro, così... per saggiare meglio il suo mondo di carta e inchiostro.
Tanto mi era piaciuto "Il mistero dei libri perduti" ( recensione ), tanto non mi è piaciuto "Il mendicante di sogni", con mio grande rammarico.
La storia non è coinvolgente e non ho trovato dei personaggi ai quali affezionarmi, perché vengono davvero poco caratterizzati, sembra infatti che siano stai messi lì per svolgere un ruolo e niente di più.
Parliamo del cattivo. Nergal... per nulla spaventoso, scarsamente malvagio, insomma... tanto fumo e nient'altro, destinato ad una fine quasi imbarazzante, assolutamente anonima.
Per dirla in termini poco forbiti, Nergal mi è sembrato uno che se la tira e basta!
Un altro punto negativo: come l'autrice ci presenta i piccoli protagonisti di questa storia.
Ne "Il mendicante di sogni" ci sono due bambini: Daniel, uno dei protagonisti, e la bambina dalle gambe malformate, una dei sognatori. Essi parlano in modo troppo raffinato per essere dei bambini, non sono naturali, per quanto possano essere istruiti e intelligenti. Vi farò degli esempi per spiegarmi meglio...
La bambina racconta il suo sogno:
"Sto percorrendo un sentiero di campagna, in un territorio che non conosco. Non so da dove vengo, né dove vado. Procedo a stento poiché è quasi buio e mi risulta difficile puntare le stampelle sul suolo disconnesso e disseminato di pietre. [...] Rimango attonita per un tempo indefinito, completamente immobile tra i guizzi argentei che mi si intrecciano intorno. [...] Non temo l'inganno perché so per certo che i folletti sono molto affezionati ai loro berretti e non mancano mai di ricompensare con generosità chi ne restituisce uno."
Alcune frasi di Daniel:
"Maya è colei che mi ha tirato fuori dal coma" [...] Dopo l'incidente sono piombato nel buio. Non ho visto, né sentito più niente per un tempo che non so misurare. [...] Da un po' di tempo fioccano ovunque. Alcuni compaiono sulla spiaggia, altri in casa, negli angoli più impensati. Non so esattamente da dove vengano, ma so con certezza che mi serviranno per plasmare le ali nuove di Maya. [...] L'unica cosa di cui sono certo è che dobbiamo partire dalla terra. Questo è scritto a chiare lettere. Peccato che "terra" sia così vago. Di quale terra si tratterà?"
Riuscite a capirmi? Quali bambini del giorno d'oggi parlerebbero così? Durante la lettura ho fatto davvero fatica ad immaginarmi dei bambini e non degli adulti.
Inoltre l'autrice in questo libro ha voluto fondere il mondo reale con il mondo della fantasia, toccando però delle verità troppo delicate per circoscriverle in poche pagine, realtà che a parer mio stridono con una trama dalle intenzioni fantasy: tossicodipendenza, prostituzione, deportazione nei campi di sterminio.
Si passa da capitoli in cui i personaggi raccontano le loro dolorose esperienze in questi ambiti, a capitoli in cui ci viene descritto il mondo di Chissà Dove con fatine, elfi e folletti. A mio parere, è tutto messo insieme troppo alla bell'e meglio.
"Il mendicante di sogni" è anteriore a "Il mistero dei libri perduti", per questo ho potuto constatare con gioia che lo stile della Mastrovito è migliorato e maturato con il tempo, i difetti che ho trovato in questo romanzo non li ho riscontrati nel suo ultimo libro, che ho davvero gustato fino all'ultima pagina, a cui ripenso sempre con un sorriso... una storia a cui sono rimasta molto affezionata!
A conti fatti, la strada di questa autrice non può che essere in salita e spero che ci possa regalare un'altra bella favola come "Il mistero dei libri perduti".


3 commenti:

  1. un pò troppo infantile questa storia, anche se lo spunto è interessante e comunque mi sembra evidente una certa morale di fondo

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  2. Ciao Clody! Passo per invitarti al primo Writing Contest del mio blog e di quello di Yvaine ^^ Saremmo molto felici di averti tra i partecipanti =) ovviamente sentiti libera di rifiutare se hai impegni o se non te la senti. Un caro saluto, ti lascio qui di seguito il link ^^

    http://miopaesedellemeraviglie.blogspot.it/2012/08/writing-contest-1-finalmente-si.html

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