Buongiorno lettori! Oggi per una nuova puntata di Incontro con l'autrice è venuta a tenerci compagnia Alessandra Paoloni, che ci parlerà soprattutto della sua ultima fatica letteraria: La discendente di Tiepole.
Come sempre, prima dell'intervista vi presento brevemente il romanzo...
Titolo: La discendente di Tiepole
Autrice: Alessandra Paoloni
Editore: Butterfly Edizioni
Anno di pubblicazione: 2012
Formato: Brossura
Pagine: 350
Genere: Fantasy
Prezzo di copertina: €16.00
TRAMA
Un paese fantasma dimenticato dalle carte geografiche, circondato da montagne, abitato da una popolazione inospitale. E’ il ritratto di Tiepole, paese d’origine di Emma, ed è lì che la ragazza è costretta a tornare in occasione del funerale di suo nonno. Il suo soggiorno, però, si trasforma in incubo quando Emma legge la lettera che sua nonna aveva scritto per lei prima di morire e che il nonno non le aveva mai consegnato. Essa le svelerà un mondo di tenebra colmo di stregoneria e maledizioni, di faide tra famiglie e di lotte per il potere. Emma non sa ancora nulla, ma tutti i Tiepolesi sanno chi è lei, poiché la stavano aspettando. Lei è l’erede della Strega. Lei è la Discendente. Lei deve morire.
Un’eroina indimenticabile in un romanzo in cui il bene e il male si confondono e niente, assolutamente niente, è davvero quello che sembra.
INTERVISTA
1-Ciao Alessandra e benvenuta alla Locanda dei Libri! Per cominciare ti andrebbe di raccontarmi qualcosa di te, così da presentarti ai nostri lettori?
Ciao Claudia e grazie per questa intervista! Come mi piace sempre ripetere sono una ragazza semplice e sognatrice che insegue la scrittura da quando è nata. Attualmente vivo la condizione del “cercare un lavoro fisso” facendo così compagnia a molte persone della mia età nella stessa situazione. Sono fiduciosa però, forse perché la scrittura mi aiuta a riempire il mio tempo e mi regala moltissime soddisfazioni.
2-Quando
nasce l’Alessandra scrittrice?
L'Alessandra scrittrice nasce con me. La passione per
le storie si sviluppa in me fin da piccolissima quando ho scoperto l'amore per
la lettura. All'inizio ricordo di aver scritto storie “rubando” i personaggi ai
libri che leggevo; poi ho iniziato a sentire il bisogno di inventare racconti che fossero frutto solo
della mia fantasia. Da allora non ho più smesso anche se all'inizio scrivevo
quasi di nascosto, senza far capire agli altri quello che facevo. Ho impiegato
del tempo prima di uscire allo scoperto e farmi leggere, perché essendo io
timida e riservata di natura provavo un po' di timore nel mostrarmi per quello
che ero: una sognatrice che riversava nelle sue poesie o nei suoi brevi
racconti quello che non osavo magari dire a voce. Ma scoperto che non c'era
nulla da temere e che anzi le persone erano incuriosite da quello che scrivevo,
non ho più smesso di farmi leggere superando così anche la mia timidezza.
3-Hai
pubblicato alcuni libri sotto pseudonimo (es. La Stirpe di Agortos)… per quale
motivo hai fatto questa scelta?
La
Stirpe di Agortos (opera ora fuori commercio, ci tengo a sottolinearlo) era la
revisione di un'opera già edita e pubblicata nel 2009. Ecco perché ho dovuto
adottare uno pseudonimo. Purtroppo questa saga fantasy non è stata molto
fortunata. Non ho trovato un editore disposto a renderle giustizia. Ma con la
mia fantasia sconfinata e la voglia di perseverare che non mi abbandona mai,
troverò un modo per riscattarla. Oggi ho ripreso a pubblicare con il mio nome
ma non è detto che in futuro tornerò a farmi chiamare anche Elisabeth
Gravestone. Del resto Elisabeth Gravestone è un personaggio da me creato che
muovevo in una Fan Fiction. Fa quindi parte del mio ego.
4-Da
cosa o come nasce il tuo amore per il genere fantasy?
Il fantasy è un genere che ho sempre adorato. Mi permette di spiegare cose e situazioni attraverso metafore o espedienti fantastici che non saprei scrivere altrimenti. Trovo più semplice descrivere una pseudo società medioevale ad esempio che la società attuale. Nelle mie opere mi piace sempre costruire più di un livello di lettura e sfidare il lettore a ricercare tra le righe alcuni significati nascosti sulla lotta bene/male ad esempio, o la vasta gamma dei sentimenti umani. E' una sfida in fondo anche per me stessa.
Il fantasy è un genere che ho sempre adorato. Mi permette di spiegare cose e situazioni attraverso metafore o espedienti fantastici che non saprei scrivere altrimenti. Trovo più semplice descrivere una pseudo società medioevale ad esempio che la società attuale. Nelle mie opere mi piace sempre costruire più di un livello di lettura e sfidare il lettore a ricercare tra le righe alcuni significati nascosti sulla lotta bene/male ad esempio, o la vasta gamma dei sentimenti umani. E' una sfida in fondo anche per me stessa.
5-Libro
e autore preferiti?
Cime tempestose della Bronte. E' uno di quei libri che avrei voluto scrivere. Ma sono molti gli autori a cui mi ispiro: King, Coelho, la Kalogridis, Wilbur Smith, Lovecraft, mostri sacri dai quali ho solo da imparare.
Cime tempestose della Bronte. E' uno di quei libri che avrei voluto scrivere. Ma sono molti gli autori a cui mi ispiro: King, Coelho, la Kalogridis, Wilbur Smith, Lovecraft, mostri sacri dai quali ho solo da imparare.
6-Per
te che cosa rappresenta la scrittura e la lettura?
Rappresenta tutto. Rappresenta la felicità come anche le delusioni. Quando si vive per una passione poi questa diventa parte di te e influenza la tua vita, anche se non so se questa sia una cosa molto positiva. Credo che non saprei vivere senza scrittura, è diventata una sorta di ossessione quasi. Ma senza starei peggio. Nel 2011 sono stata ferma e stavo per abbandonare tutto. Ebbene: non voglio mai più rivivere un periodo simile.
Rappresenta tutto. Rappresenta la felicità come anche le delusioni. Quando si vive per una passione poi questa diventa parte di te e influenza la tua vita, anche se non so se questa sia una cosa molto positiva. Credo che non saprei vivere senza scrittura, è diventata una sorta di ossessione quasi. Ma senza starei peggio. Nel 2011 sono stata ferma e stavo per abbandonare tutto. Ebbene: non voglio mai più rivivere un periodo simile.
7-Ed ora
ci racconteresti qualcosa del tuo ultimo libro La discendente di Tiepole?
La discendente di Tiepole, nulla togliere alle altre mie pubblicazioni, è il libro che attualmente mi sta dando più soddisfazioni. E' un'opera scritta nel 2008 ma tenuta segretamente custodita nel mio pc per tutto questo tempo perché ero impegnata con la saga della stirpe. Anche se mi piace pensare che la discendente stava solo aspettando il momento giusto per essere pubblicata. E' un urban fantasy scritto nel primo periodo di boom degli urban fantasy, e ricordo di aver sfidato me stessa dicendo: “Ale, sapresti scrivere un libro di questo genere partendo da cliché ma producendo un'opera originale?”. Quando mi sono messa a scrivere non sapevo nemmeno io dove sarei andata a parare. Mi facevo trascinare dalla storia e dai personaggi come se questi fossero già nella mia mente. Comandavano loro. Il “prodotto” finale è un lungo romanzo, il più lungo che ho scritto, dove l'elemento fantastico diventa reale ed è molto facile per questo immedesimarsi nei protagonisti. I personaggi sono molti, la protagonista è Emma Onofri, ma sullo sfondo si muovono una moltitudine di personaggi che hanno vita propria. Nella discendente c'è amicizia, amore, intrighi familiari, segreti e mistero. Una miscela che ha portato fortuna al libro.
La discendente di Tiepole, nulla togliere alle altre mie pubblicazioni, è il libro che attualmente mi sta dando più soddisfazioni. E' un'opera scritta nel 2008 ma tenuta segretamente custodita nel mio pc per tutto questo tempo perché ero impegnata con la saga della stirpe. Anche se mi piace pensare che la discendente stava solo aspettando il momento giusto per essere pubblicata. E' un urban fantasy scritto nel primo periodo di boom degli urban fantasy, e ricordo di aver sfidato me stessa dicendo: “Ale, sapresti scrivere un libro di questo genere partendo da cliché ma producendo un'opera originale?”. Quando mi sono messa a scrivere non sapevo nemmeno io dove sarei andata a parare. Mi facevo trascinare dalla storia e dai personaggi come se questi fossero già nella mia mente. Comandavano loro. Il “prodotto” finale è un lungo romanzo, il più lungo che ho scritto, dove l'elemento fantastico diventa reale ed è molto facile per questo immedesimarsi nei protagonisti. I personaggi sono molti, la protagonista è Emma Onofri, ma sullo sfondo si muovono una moltitudine di personaggi che hanno vita propria. Nella discendente c'è amicizia, amore, intrighi familiari, segreti e mistero. Una miscela che ha portato fortuna al libro.
8-Un
punto debole e uno di forza di questo romanzo?
Il punto debole, se così si può dire, è che necessita di un seguito. Il punto forza è legato proprio al fatto che ha bisogno di un secondo volume: Emma Onofri è un personaggio complesso che merita di essere descritto per bene. Non potevo risolvere il suo mistero negli ultimi capitoli, in poche pagine, o l'avrei distrutto. Il punto forza è la sua originalità, il fatto che le maledizioni sono descritte come fossero una malattia dalla quale è impossibile fuggire.
Il punto debole, se così si può dire, è che necessita di un seguito. Il punto forza è legato proprio al fatto che ha bisogno di un secondo volume: Emma Onofri è un personaggio complesso che merita di essere descritto per bene. Non potevo risolvere il suo mistero negli ultimi capitoli, in poche pagine, o l'avrei distrutto. Il punto forza è la sua originalità, il fatto che le maledizioni sono descritte come fossero una malattia dalla quale è impossibile fuggire.
9-E’
un libro autoconclusivo?
No, come ti dicevo necessita di un seguito, che sto già scrivendo. All'inizio volevo fosse un libro autoconclusivo, ma c'erano molti segreti e misteri ancora da svelare che meritano un adeguato approfondimento. Spero di dare alla luce il seguito prima della fine di questo anno. Non voglio mettermi fretta però, questo per non deludere le aspettative dei lettori.
No, come ti dicevo necessita di un seguito, che sto già scrivendo. All'inizio volevo fosse un libro autoconclusivo, ma c'erano molti segreti e misteri ancora da svelare che meritano un adeguato approfondimento. Spero di dare alla luce il seguito prima della fine di questo anno. Non voglio mettermi fretta però, questo per non deludere le aspettative dei lettori.
10-Emma
che tipo di personaggio è?
Emma è una ragazza come tante, non è una supereroina. E' una ragazza che si ritrova ad affrontare un destino più grande di lei. Una maledizione potente pende sulla sua testa, la stessa che sua nonna ha lanciato ad altri ragazzi di Tiepole. Quando scopre questa dura realtà impiega molto ad accettarla, e alla fine lo farà con la consapevolezza che tutto per lei cambierà. E' una presa di coscienza, il passaggio all'età adulta. E' un personaggio dal quale ci possiamo aspettare molto. E' piuttosto complesso nella sua semplicità.
Emma è una ragazza come tante, non è una supereroina. E' una ragazza che si ritrova ad affrontare un destino più grande di lei. Una maledizione potente pende sulla sua testa, la stessa che sua nonna ha lanciato ad altri ragazzi di Tiepole. Quando scopre questa dura realtà impiega molto ad accettarla, e alla fine lo farà con la consapevolezza che tutto per lei cambierà. E' una presa di coscienza, il passaggio all'età adulta. E' un personaggio dal quale ci possiamo aspettare molto. E' piuttosto complesso nella sua semplicità.
11-La Stirpe di Agortos ( di cui ho parlato qui e qui) hai deciso di abbandonarla
completamente come saga?
No, assolutamente. Ho impiegato del tempo e delle energie e come ti dicevo prima troverò un modo per rendere giustizia anche ad Agortos e alla sua discendenza. Sto già valutando delle ipotesi, tra cui la strada dell'autopubblicazione. Vedremo...
No, assolutamente. Ho impiegato del tempo e delle energie e come ti dicevo prima troverò un modo per rendere giustizia anche ad Agortos e alla sua discendenza. Sto già valutando delle ipotesi, tra cui la strada dell'autopubblicazione. Vedremo...
12-Alessandra
hai qualche nuovo progetto in programma?
Ce ne sono tanti. Ho alcune opere incomplete nel pc che mi piacerebbe terminare. Lunghi racconti o altri romanzi ma autoconclusivi questa volta. Spero davvero che questo sia un anno molto produttivo per me.
Ce ne sono tanti. Ho alcune opere incomplete nel pc che mi piacerebbe terminare. Lunghi racconti o altri romanzi ma autoconclusivi questa volta. Spero davvero che questo sia un anno molto produttivo per me.
13-Ed
ora per salutarci ti piacerebbe lasciare un piccolo consiglio a tutti coloro
che sognano di diventare scrittori?
Magari ti sembreranno frasi fatte ma il primo
consiglio è di perseverare perché il mondo dell'editoria è una giungla piena di
predatori. E per predatori intendo persone, leggasi “editori”, che aspettano
solo di approfittarsi dei nostri sogni e guadagnare sulle nostre storie. E'
importante poi restare umili. La scrittura non è un vanto è piuttosto un dono
che ci viene fatto, e i doni non vanno mai esibiti con presunzione.
Grazie
infinite di essere stata oggi qui con me, e per averci fatto conoscere meglio
il tuo nuovo romanzo!
Sarai
sempre la benvenuta alla Locanda dei Libri ^_^
Grazie a te Claudia e speriamo in futuro di poter parlare ancora della discendente e magari di qualche altra mia operetta. Un saluto a tutti i tuoi lettori!
Grazie a te Claudia e speriamo in futuro di poter parlare ancora della discendente e magari di qualche altra mia operetta. Un saluto a tutti i tuoi lettori!
Bellissima intervista Clody! Questo è un libro che mi incuriosisce moltissimo, penso di non averlo ancora inserito in WL quindi corro a farlo!! :)
RispondiEliminaIn bocca al lupo all'autrice per tutti i suoi progetti!!! ;)
Grazie Claudia per avermi dedicato uno spazio nel tuo bellissimo blog! Alla prossima! Un saluto a tutti! :)
RispondiEliminaGrazie mille a te!!!
EliminaBella intervista, è sempre bello conoscere meglio gli autori e Alessandra con la sua Discendente mi sono entrati nel cuore. E' stato un piacere leggere le risposte.
RispondiEliminaGrazie mille a tutte e due!
Bellissima intervista, complimenti all'intervistata e all'intervistatrice! :) Io e l'autrice abbiamo in comune, a parte la passione per il fantasy e la scrittura, anche l'ammirazione viscerale per l'opera unica di Charlotte Bronte, a quanto vedo! Gran libro, "Cime tempestose"! *__* Spero di poter leggere qualcuno dei libri di Alessandra quanto prima, sono alquanto curiosa! :)
RispondiEliminaPS, @Clody: ti ho lasciato un premietto per il blog, qui http://laumesjourney.blogspot.it/2013/04/premio-blogger-simpatico.html! :)
Woww che bella intervista!!:)
RispondiEliminaho amato "La discendente di tiepole"!!!!
Un bellissimo libro!!