Apparecchiato sotto un albero davanti alla casa, c’era un tavolo dove il Leprotto Marzolino e il Cappellaio prendevano il tè; seduto in mezzo a loro, c’era un Ghiro che dormiva della grossa […]
“Infatti” rispose il Cappellaio con un sospiro: “È sempre l’ora del tè, e non abbiamo neppure il tempo di lavare le tazze negli intervalli” […]
“Raccontaci una storia!” gli ordinò il Leprotto Marzolino.
“Si, per favore, raccontaci una storia!” lo pregò Alice.
“E cerca di far presto” aggiunse il Cappellaio, “o caschi addormentato prima di averla finita” […]
“Non
tornerò laggiù, in nessun caso!” diceva Alice, mentre riprendeva il
cammino nel bosco. “È il più stupido tè a cui abbia mai partecipato in
vita mia!”.
Benvenuti ad un nuovo appuntamento con Il Tè dei matti miei affezionati visitatori della Locanda!
Chi ancora non conoscesse questa rubrica, può leggere l'introduzione della prima puntata cliccando QUI
Oggi voglio approfittare di questo momento di chiacchiere per raccontarvi di alcuni stupendi posti che ho ammirato durante la mia settimana di vacanza in Calabria.Questa puntata sarà eccezionalmente divisa in due parti, la prima oggi e la seconda domani (sempre per l'ora del tè!), per non rendervi pesante questo piccolo racconto :-)
Questa parte di Calabria, chiamata anche Costa degli Dei o Terra del sole, è una terra davvero bella ragazzi!
Io e la mia dolce metà siamo stati ospitati nella
casa di mio cognato, vicino a Marina di Gioiosa Ionica e da lì abbiamo visitato
dei luoghi e delle spiagge indimenticabili ^^
Questa è Scilla, una località balneare dalle antiche origini, che si fondono tra storia, mitologia e leggenda!
Foto panoramica
L'edificazione di Scilla viene fatta risalire all'inizio del V secolo a.C.
Qui sotto, dove noi abbiamo passato delle piacevoli ore di sole e mare, potete vedere quella che viene chiamata la Spiaggia delle Sirene *__*
La terra che si vede
all'orizzonte, un po’ velata, è la Sicilia con lo Stretto di Messina!
E questo è Castello Ruffo,
una fortezza che si erge sul promontorio scilleo in tutta la sua austerità.
Questo castello fu di
proprietà di una delle sette più importanti casate gentilizie del regno di
Napoli, i Ruffo di Calabria per l'appunto.
Essendo evidente e predominante la sua posizione sullo Stretto di Messina, nel 1913 all'interno del forte venne innalzato il Faro di Scilla, tutt'oggi operativo e gestito dalla Marina Militare.
Forse vi state chiedendo
se questo luogo è in qualche modo connesso al famoso mito greco di "Scilla
& Cariddi" raccontato da Omero... ma certo che si!
La leggenda racconta che
Scilla fosse una bellissima ninfa, figlia di divinità, che fece perdutamente
innamorare il dio marino Glauco, il quale, più volte respinto, per conquistare
il suo cuore chiese alla maga Circe di preparare una pozione d'amore: questo
fece ingelosire e andare su tutte le furie costei. Subito il rifiuto da parte
di Glauco, Circe preparò si un filtro, ma una fattura maligna che versò nelle
acque dove Scilla si recava abitualmente a nuotare. La sventurata quando si
tuffò vide il suo corpo orrendamente trasformato: dalla vita in su il suo splendido
corpo di ninfa rimase immutato, ma dal suo inguine si generarono sei spire
serpentine con teste di cani feroci.
Scilla, in preda alla
disperazione e alla vergogna, andò allora a rifugiarsi in una grotta profonda
sotto la scogliera (proprio la scogliera su cui sorge il castello), lo stesso
antro dove dimorava anche Cariddi.
Da allora le navi che
imboccavano lo Stretto di Messina furono costrette ad avvicinarsi
pericolosamente ai due mostri marini, correndo il rischio di essere risucchiate
da spaventosi vortici d'acqua ed essere dilaniate.
E da Scilla facciamo un bel salto nelle acque cristalline di Tropea!
Tropea è un paese dalla forma molto particoalre, infatti si divide essenzialmente in due parti: quella superiore dove si svolge la vita quotidiana dei suoi abitanti, e quella inferiore a ridosso del mare. La città vera e propria di Tropea sorge infatti su delle alte rocce a picco sul mare (50/60 metri circa dal livello del mare): si potrebbe definire un grande terrazzo sul mare!
La storia di Tropea è davvero molto antica, i primi insediamenti risalgono fra l'Età del Bronzo e la prima Età del Ferro, XVI-IX secoli a.C.
Racconti leggendari vogliono che Tropea fu fondata da Ercole in persona, che tornando dalla Spagna si fermò sulla "costa degli Dei": Tropea divenne così uno dei Porti di Ercole.
E' una cittadina molto più affollata e turistica rispetto ad altre località balneari calabresi e gironzolando tra i vicoli e le vie del suo centro storico si scorgono delle notevoli bellezze artistiche: i portali di pietra che troneggiano l'entrata dei palazzi nobiliari, e il Duomo in stile Romanico eretto nel XII sec. sui resti di un ex cimitero bizantino.
Ma, scendendo per andare al mare, quello che colpisce subito l'occhio è la Chiesa di Santa Maria dell'Isola: ovvero l'icona turistica per eccellenza di Tropea!
La scalinata che permette di accedere alla chiesa è stata costruita scavando degli scalini nella roccia e fu ultimata nell'Ottocento.
Io e il mio Riccardo!
L'acqua era da sogno, pulita e limpidissima... tanto da poter fare un pò di snorkeling niente affatto male e, anche se non posso farvelo vedere perché nuotando non potevo portarmi la macchina fotografica, dalla spiaggia (affollatissimissima purtroppo!!!) si può arrivare a nuoto ad una bella grotta girando intorno agli scogli, potendo ammirare tanti bei pesciolini :-D
Si conclude qui la prima parte di questo piccolo viaggio!
Spero che vi sia piaciuto e se siete ancora un pò curiosi vi aspetto domani per un'altra tazza di tè e per mostrarvi una vera chicca di questa vacanza ;-)
Che foto bellissime, Clody! Un postpo davvero incantevole! *___*
RispondiEliminaGrazie carissima Frannie! Sono davvero dei posti che merita vedere ^^
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