Cari lettori non credevo che ce l'avrei fatta in questa settimana a pubblicare la recensione... e invece si ^_^
Il libro di cui parla la mia recensione ve l'avevo presentato qualche mese fa in questa puntata di "Ti presento un libro": il-ragazzo-del-destino
L'ho potuto leggere grazie alla catena di lettura organizzata dall'autrice Maria Elena Gattuso, che naturalmente ringrazio!
Titolo: Il ragazzo del destino
Autrice: Maria Elena Gattuso
Editore: Il Ciliegio
Anno di pubblicazione: 2011
Autrice: Maria Elena Gattuso
Editore: Il Ciliegio
Anno di pubblicazione: 2011
Formato: Brossura
Pagine: 336
Genere: Narrativa contemporanea italiana
Prezzo di copertina: €17.00RECENSIONE
Protagonista
e voce narrante di questo romanzo è Rebecca, soprannominata “Anna dai capelli
rossi” per l’evidente colore dei sui capelli.
Rebecca
è una ragazzina di sedici anni come tante altre, divisa tra scuola, famiglia e
amici. Dentro al suo cuore scalcia il tormento del primo importante innamoramento
della sua vita.
Fino
a qui tutto normale… poi un giorno, mentre Rebecca cammina per strada, un
ragazzo a lei sconosciuto riesce ad attirare la sua attenzione con bizzarri
gesti, impedendole di essere investita e salvandole così la vita.
Ma
le prove per Rebecca non sono ancora finite. La ragazzina si troverà faccia a
faccia con il Destino in persona, che di volta in volta prenderà possesso dei
corpi delle persone a lei care, per lanciarle una sfida: avrà sette giorni di
tempo per opporsi al Destino, se Rebecca riuscirà a non cedere agli ostacoli e
ad arrivare al termine dei sette giorni, allora avrà vinto.
Il
leitmotiv di questa storia è un aforisma di Arthur
Schopenhauer: “Nella vita accade come nel
gioco degli scacchi: noi abbozziamo un piano, ma esso è condizionato
da ciò che si compiacerà di fare nel gioco degli scacchi l’avversario, nella vita il destino”.
da ciò che si compiacerà di fare nel gioco degli scacchi l’avversario, nella vita il destino”.
È
proprio quello che succede a Rebecca: una partita a scacchi
con il proprio destino. Ma è universalmente riconosciuto che, per avere anche
solo una possibilità di vincere la partita, bisogna dimostrasi abili giocatori.
L’autrice
ci fornisce due esempi di come si possa affrontare una simile partita: uno è
Rebecca, che non si arrende, che si incaponisce e va avanti per quella che
crede essere la strada migliore; l’altro potrebbe essere rappresentato dalla
sua amica Francesca, che è una fatalista, sottomessa agli eventi. In sintesi
vediamo in Francesca l’alter ego di Rebecca.
Il
libro è scritto sotto forma di diario della protagonista.
Veniamo
quindi trasportati nel suo passato, durante gli anni del liceo, e quello che ci
si presenta è il classico mondo adolescenziale che tutti abbiamo vissuto… una
piccola trincea: troviamo i bulli con i loro comportamenti aggressivi e
pericolosi, poi ci sono i “fighi” della scuola, quelli intoccabili che dettano
legge e meritano rispetto (ma non si è ancora capito per quale preciso motivo),
ci sono i ragazzi normali che cercano di sopravvivere come meglio possono ed in
fine nell'angolino scoviamo gli “sfigati”, cioè quelli che in un modo o nell’altro se le
prendono!
La
vicenda si snoda e si complica fondamentalmente in questo micro-mondo.
Viene anche trattato un
tema che, secondo me, sta diventando sempre più importante: il bullismo. Da non
sottovalutare.
È
sicuramente un libro adatto a un pubblico molto giovane, una sorta di romanzo
di formazione, ma dai toni leggeri. Lo stile dell’autrice è infatti fresco e
semplice, ma riesce a farci entrare perfettamente in contattato con i
sentimenti della protagonista.
Se
letto con occhio troppo superficiale, potrebbe sembrare un raccontino sugli intrallazzi degli adolescenti, ma secondo me bisogna andare oltre e scovare il
messaggio di fondo dell’autrice: credere in se stessi, non arrendersi e trovare il coraggio per tentare di raggiungere
i propri obbiettivi.
Penso che sia il finale il cuore pulsante di questo libro, un finale amaro ma maledettamente reale, che ci ricorda una verità fin troppo chiara: ci sono cose che non si possono cambiare in nessun modo, bisogna solo imparare ad accettarle e andare avanti... sto parlando dell'ultima mossa... lo "scacco matto" che ci riserva il destino.
Penso che sia il finale il cuore pulsante di questo libro, un finale amaro ma maledettamente reale, che ci ricorda una verità fin troppo chiara: ci sono cose che non si possono cambiare in nessun modo, bisogna solo imparare ad accettarle e andare avanti... sto parlando dell'ultima mossa... lo "scacco matto" che ci riserva il destino.
"Il ragazzo del destino" è un romanzo che ci porta inevitabilmente a riflettere.
Non lo conoscevo, ma da quanto scrivi sembra un libro molto interessante... grazie Clody! :)
RispondiEliminaGrazie a te per aver letto la recensione ^_^
RispondiEliminaDavvero interessante... poi se c'è di mezzo Schopenhauer!!!
RispondiEliminaLo inserirò nella mia wishlist nell'attesa che qualche benefattore me ne faccia dono... speriamo al più presto!
dopo la tua bella recensione,m'intriga ancora di più...non vedo l'ora di leggerlo.
RispondiEliminaAvevo letto la tua recensione sul sito dell'autrice! Nonostante il tema principale stuzzichi molto la mia curiosità non mi sono ancora decisa a metterlo in WL... c'è ancora qualcosa che non mi convince!
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