Benvenuti alla Locanda dei Libri per un nuovo appuntaento della rubrica del martedì: Teaser Tuesdays inventata da MizB del blog Should Be Reading.
Volete partecipare anche voi?
Le regole sono sempre le stesse:
1. prendi il libro che stai leggendo
2. aprilo ad una pagina a caso
3. trascrivi un breve pezzo, facendo attenzione
ad evitare "spoilers"
4. riporta titolo e autore del libro
4. riporta titolo e autore del libro
La scatola e il corpo vennero portati via e Dalbosco li seguì. Dalbosco era professore universitario e medico legale.
Avrebbe eseguito personalmente l'autopsia, seguendo la salma alla sede della Scientifica; qua alcuni dei "ragazzini" che vi lavoravano erano usciti direttamente dall'università dove l'avevano avuto come professore.
Lugosi aveva già collaborato con il medico in precedenza: la Polizia si avvaleva spesso di consulti esterni quando aveva l'opportunità di appellarsi a veri esperti.
L'autopsia venne fissata per quella mattina stessa, acquisendo la massima priorità su ogni caso. Ogni indizio che poteva saltar fuori sarebbe potuto servire a prendere l'assassino.
Tratto da pagina 77 di "Dolcemente Tenebroso. Il risveglio di Lucilla" di Serena Pieruccini
copertina simpaticissima! non conoscevo questo libro
RispondiEliminaNemmeno io lo conoscevo, ma sembra proprio carino! :)
RispondiEliminaEcco il mio:
Non conosco nessuno che abbia ricordi precisi. Solo una vaga conoscenza residua di un mondo che non c’è più. Immagini sbiadite di vite passate che s’attardano come le membra di un fantasma. Riconosciamo gli edifici frutto della civiltà, le macchine, una visione d’insieme – ma in cui non abbiamo alcun ruolo individuale. Nessuna storia. Noi siamo qui e basta. Facciamo quel che facciamo, il tempo passa e nessuno pone domande. E tuttavia, come ho già detto, non è poi così male. Potremmo sembrare degli idioti, ma non lo siamo. Gli ingranaggi arrugginiti della ragione continuano a funzionare, anche se vanno talmente lenti che dall'esterno il movimento è quasi impercettibile. Ci lamentiamo e brontoliamo, facciamo spallucce e annuiamo, e di tanto in tanto viene fuori anche qualche parola. Non è poi così diverso da prima.
Ma l’aver dimenticato come ci chiamiamo mi rende molto triste. Tra le tante cose, questa mi sembra la più drammatica. Il mio nome mi manca e mi spiace per quello degli altri, perché vorrei amarli, ma non ho idea di chi siano.
da "Warm Bodies" di Isaac Marion
@Lucrezia: Pensa che la copertina è anche opera dell'autrice!! Ma ve ne parlerò nella recensione....
RispondiElimina@Matteo: Io ne sono rimasta sorpresa, non mi aspettavo un libro così ben fatto, davvero! E secondo me potrebbe anche piacerti :-)
Grazie per il tuo teaser ^^