lunedì 12 novembre 2012

Incontro con l'autrice... Mariangela Cerrino!

 

Buondì cari lettori! Anche questa settimana alla Locanda è venuta a trovarci una scrittrice, quindi sono lieta di dare il benvenuto a Mariangela Cerrino per una nuova puntata di "Incontro con l'autrice"!
Passo a presentarla...

BIOGRAFIA

Mariangela Cerrino è nata a Torino. Attualmente si occupa di storia, cultura, musica e tradizioni dell’area celtica, occitana e francoprovenzale legate alla sua terra d’origine (Valle di Susa, Savoia e Delfinato), oltreché di antiche culture, religioni e mitologie.
Inizia giovanissima lo studio della storia americana presso il Centro di Studi Americani di Torino ed esordisce come autrice a diciassette anni, con la Casa Editrice Sonzogno di Milano, per la quale pubblica, con lo pseudonimo di May I. Cherry, una lunga serie di romanzi d'ambientazione storico-western.
Si avvicina alla fantascienza e alla fantasy all'inizio degli anni '80.
Nel 1989 pubblica il suo romanzo di fantascienza più importante, L'ultima terra oscura (Casa editrice Nord), che si aggiudica il Premio Italia dell'anno.
Nel 1990 ritorna tuttavia ad occuparsi della ricerca storica, unendola alla sua da sempre esistente passione per l'archeologia: nasce così la Trilogia degli Etruschi per Longanesi: I cieli dimenticati (1992), La via degli dei (1993), La porta sulla notte (1995). Il primo e il terzo volume si aggiudicano nuovamente il Premio Italia.
Nel febbraio 1999 vede la luce, sempre per Longanesi, il Ciclo dell'Anno Mille, un ciclo composto di quattro romanzi ambientati nel Piemonte e nella Francia dell'Anno Mille, a sfondo storico, dove si amalgamano vari generi: avventura, intrigo e una vena di fantastico. Il Segno del Drago (1999) e Il Segreto dell’Alchimista (2000), sono i primi due volumi editi da Longanesi.
Ad aprile 2010 Susalibri Editrice propone la versione completa del Ciclo dell'Anno Mille con tutti e quattro i volumi: Il Segno del Drago, Il Segreto dell’Alchimista, Il Custode dell’Arcobaleno e Il Calice Spezzato.
E' del giugno 2008 la trilogia intitolata Lisidranda (L'Albero della Mondo, Le Terre dell'Anima, La Coppa della Vita), pubblicato da Armenia in un unico volume di circa ottocento pagine.
Ad aprile 2010 viene pubblicato da Alacràn Edizioni il romanzo Il Margine dell’Alba, romanzo storico ambientato nel XVI secolo e incentrato sulle lotte di religione in Europa.
Il suo ultimo libro, uscito nelle librerie il 31 ottobre per Rizzoli, è un romanzo storico intitolato Absedium, che tratta della guerra di Gallia dal punto di vista dei Galli e del loro condottiero Vercingetorige.

Informazioni tratte dal suo sito web ufficiale: 
www.mariangelacerrino.it


In libreria dal 31 ottobre! 

La battaglia di Vercingetorige.
L’uomo che da solo si oppose
alla conquista di Cesare.

 

Titolo: Absedium
Autrice: Mariangela Cerrino
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2012
Formato: Rilegato
Pagine: 416
Genere: Narrativa di ambientazione storica
Prezzo di copertina: €8.80

TRAMA 

Ceidrac è un giovane bardo del popolo dei Caturigi.
La sua gente vive a ridosso dei passi montani delle Alpi, e da quei passi si sta riversando in Gallia un'orda di uomini che razziano, violentano, uccidono e bruciano: i Romani.  L'uomo alla testa dell'invasione non conosce regole né onore, né altro fine che accrescere la propria ricchezza, pagare i propri debiti e acquisire potere a Roma.
E il nome di quell'uomo è Cesare.
Ma in un giorno d'inverno a impedire il saccheggio del luogo sacro agli dèi celti, nel cuore dei boschi dei Caturigi, si fa avanti un giovane guerriero. E' del popolo degli Arverni, e il suo nome è Cingeto. Lui riuscirà in ciò che non è mai riuscito a nessuno prima di lui: unire i popoli della Gallia. La storia di una coraggiosa e sanguinosa resistenza e di una lunga guerra lo consegnerà a noi con il nome di Vercingetorige, Il Grande Re dei Guerrieri. E Ceidrac il bardo farà in modo che quel nome non sia più dimenticato.


...dalla quarta di copertina:
Trenta giorni. È il tempo che rimane a Vercingetorige e ai suoi uomini per affrontare la vendetta di Giulio Cesare. Poi non ci sarà più cibo né acqua nella città assediata dalla furia romana, e il sogno di una Gallia libera morirebbe per sempre con i guerrieri ribelli. Alesia è l’ultimo avamposto della sanguinosa rivolta che ha decimato le legioni romane e messo a dura prova la sete di conquista di Cesare. Per questo adesso i più valorosi capitribù gallici che difendono la città pregano solo che i rinforzi arrivino al più presto. È stato il bardo Ceidrac a radunare da ogni angolo della Gallia l'esercito in marcia verso la roccaforte. Con loro ha cavalcato Nesia, la veggente sacra agli dèi e sposa di Vercingetorige: anche lei vuole combattere, perché il figlio che porta in grembo possa nascere da uomo libero. E ora, sotto le mura di Alesia, mentre il vento porta con sé le potenti parole di Ceidrac, gli uomini di Gallia sono pronti a lottare fino alla morte insieme al proprio capo, il “grandissimo re dei guerrieri” che ha osato sfidare l’invincibile Cesare.
L'’eroica impresa di un grande ribelle della Storia rivive in questo romanzo epico, che trasporta il lettore nel cuore di una delle più aspre battaglie mai combattute. 

“Un ribelle, un grande guerriero.
L’eroe di un romanzo
che non dimenticherete.”
Simone Sarasso


INTERVISTA


1) Cara Mariangela è un onore per me averti ospite qui alla Locanda dei Libri! Ti andrebbe di presentarti ai lettori?
Ho sempre amato la Parola, e le visioni che le parole possono creare; fin da bambina molto piccola, e per merito della mia mamma, che con le parole sapeva creare intorno a me un mondo fantastico e semplice in tempi in cui questa parola era sconosciuta ai più. Tempi in cui esistevano soltanto i libri. Per merito dei miei genitori ho cominciato a leggere a cinque anni, e da allora non mi sono mai fermata.
Così ho conosciuto migliaia di mondi e vissuto migliaia di vite.
E poi ho cominciato a scrivere di mondi e di vite. E continuerò a farlo.

2) Tu hai esordito come scrittrice quando eri giovanissima e sotto lo pseudonimo di May I. Cherry giusto? Data la tua giovane età, incontrasti delle difficoltà? Come mai la scelta dello pseudonimo?
A quel tempo (il mio primo romanzo è stato pubblicato nel marzo del 1966 e io avrei compiuto diciotto anni soltanto nel dicembre successivo) era impensabile per un grande editore come Sonzogno proporre un romanzo di quel genere con un nome italiano. Era una questione di mercato. Lo pseudonimo, tuttavia, io l'avevo scelto già nel momento in cui, a circa dodici anni, avevo deciso che "avrei fatto" la scrittrice.
In quanto a difficoltà, ripensandoci ora mi rendo conto di non averne incontrate con i miei lavori come May I.Cherry. Ho semplicemente mandato all'editore il dattiloscritto (era il 1966!) e dopo un paio di mesi è stato accettato. Sul contratto ci sarebbe stata, ovviamente, anche la firma di mio padre. La collaborazione è andata avanti per più di dieci anni. Ripensandoci ora, sembra davvero di parlare di "un altro mondo".

3) Storia, fantascienza e fantasy sono sempre stati i tuoi generi preferiti? Perché?
In realtà è sempre e soltanto la storia dell'uomo, del suo bisogno di andare oltre l'ultima collina e oltre l'orizzonte. La sua necessità di scoprire e scoprirsi. E di impedire il perdersi della memoria.

4) Quanto tempo dedichi alla scrittura e allo studio durante il giorno?
Anche sei o sette ore al giorno. Comunque quando si è in fase creativa non si lascia mai davvero la storia che si sta scrivendo, pur facendo altro. E' così che si impara a "vivere" in bilico tra i mondi.

5) Tu hai scritto e pubblicato tantissimi libri, anche delle saghe complete. Per te qual è il libro o la saga più importante che hai scritto, che ti è rimasto nel cuore, e perché?
Il ciclo degli Etruschi mi ha dato molte soddisfazioni, anche in Germania e Spagna, e mi ha aiutata in un periodo non proprio facile della mia vita; poi il ciclo dell'Anno Mille e ultimamente Il Margine dell'alba, un romanzo che mi ha coinvolta moltissimo.
Non dimentico Lisidranda, che è la storia della Terra della precedente Ruota del Tempo, rovinata dalla violenza e dalla cupidigia degli esseri umani che l'hanno resa sterile, assetata e devastata. Ma sono giunti all'ultimo gradino dell'Età del Ferro, e la ruota del tempo sta per compiere il suo giro: o rinascita, o distruzione. Una tema piuttosto attuale, direi, e profondamente ecologista, rispecchiando i miei convincimenti
Ma ogni romanzo, per un motivo o per l'altro, è sempre "caro" agli occhi di un autore, se è stato scritto mettendoci l'anima.
E poi ci sono i personaggi, quelli che proprio non vogliono saperne di staccarsi e andare per la propria strada:
Elijah McGowen (ben quattro volumi, negli storici della frontiera);
Larth/Tarxne degli Etruschi
Phails di L'Ultima Terra Oscura (Premio Italia 1990)
Illait di Isley dell'Anno Mille (quattro volumi)
Etienne de Villard di Il Margine dell'alba

6) Da grande studiosa di storia quale sei, qual è la cultura o la civiltà che esercita un fascino maggiore su di te?
Ogni cultura e civiltà mi affascina; di certo quella che sento mia e che mi appartiene è quella celtica.

7) Se potessi essere per un giorno un personaggio storico famoso, chi vorresti essere?
Bella domanda. In effetti, non ho mai pensato di poter essere qualcuno.  Vorrei essere un'ombra, un osservatore invisibile capace di rovistare in ogni piega del Tempo e in ogni Luogo; questo sì, davvero mi affascina come pensiero. Considerando anche che quando scrivo di personaggi realmente esistiti io sono ciascuno di loro. Quindi... 

8) Domanda un po’ cattivella… se dovessi scegliere tra Storia e Fantasy, chi avrebbe la meglio?
Senza alcun dubbio la Storia!

9) Ora parliamo un po’ del tuo ultimo libro: “Absedium”. Di cosa si tratta?
E' un romanzo molto intenso e narra, servendosi della figura di un giovane bardo, Ceidrac, della resistenza  del popolo di Gallia all'invasione dei Romani e della guerra che ha sconvolto e devastato per lunghi anni l'intero paese con ferocia.
E' naturalmente la storia di Cingeto, principe degli Arverni, che sarà conosciuto con il nome di Vercingetorige (Il Grande Re dei Guerrieri), del suo amore per la bella Nesia e della sua lotta per unire tutte le tribù contro il solo nemico. Un'unione, per le fiere tribù in cui era divisa la nazione gallica, impensabile prima di lui. Ma è anche la storia di molti altri personaggi, primo tra tutti proprio Ceidrac, e della fiera Adiega, figlia di Orgetorige degli Elvezi. Ed è la storia di un territorio, e di una nazione, che non vuole soccombere alla prepotenza degli stranieri venuti dal sud.

10) “Absedium” è un romanzo storico, pertanto la fedeltà alla Storia e al contesto geografico immagino siano fondamentali. Perché hai scelto proprio questo “pezzo di Storia”, cioè le guerre galliche?
Delle guerre galliche abbiamo il resoconto di Cesare (non proprio obiettivo: anche a quel tempo si usava la propaganda bellica), e di pochi altri storici del periodo e di periodi successivi e già lontani.  E poi fin dai tempi della scuola elementare, ci è stata inculcata l'idea che la conquista romana fosse una cosa giusta per portare la civiltà ai barbari. Quale civiltà?  Quali barbari? I galli erano abili costruttori, orafi raffinati, armaioli senza eguali (la lorica adottata dai romani era gallica, l'acciaio norico era gallico); la loro civiltà non era inferiore: era diversa. E non minacciavano i confini di Roma.  Cesare si è "inventato" il pretesto (la migrazione della tribù degli Elvezi) perché della Gallia gli serviva l'enorme quantità di denaro che razzie, massacri e tributi gli hanno poi assicurato. Un milione di morti. Un milioni di schiavi. E tutto per l'arricchimento e la sete di potere di un solo uomo. Non è un tema così lontano dai nostri tempi, dopo tutto. E' questo che mi ha fatto scegliere proprio di raccontare della resistenza gallica. Vedere le cose dalla parte degli "sconfitti" è un po' quello che ho sempre cercato di fare nei miei romanzi. 

11) Come ti sei preparata per scrivere questo romanzo? E per quanto tempo vi hai lavorato?
Circa sedici mesi. Il primo passo è stata la rilettura del De Bello Gallico, ovviamente. E poi un attento lavoro di ricerca su un territorio (la Gallia) che comunque già conoscevo molto bene. Diciamo che, a rispetto di altri lavori, con questo sono partita molto avvantaggiata.

12) Vercingetorige, grande personaggio storico, nonché protagonista del tuo libro… cosa pensi di lui?
Un giovane affascinante perfettamente in sintonia con i tempi moderni. Un guerriero che lotta per la libertà della propria terra, e che è pronto a tutto.
Il resto lo scopriranno i lettori...

13) C’è un altro personaggio della Storia di cui vorresti scrivere?
I personaggi della Storia arrivano per caso, inaspettati, in un momento qualsiasi; magari incontrando una targa a un angolo di strada, o scoprendo un opuscolo in qualche piccola libreria di paese... ti sussurrano all'orecchio: riportami alla vita. E tu sei perduta, perché da quel momento di quel personaggio devi sapere tutto, e poi arriva la Storia e nasce il romanzo. E' stato così con il capitano Lacazette di Il Margine dell'alba.
E' sempre così. Così in questo momento non so quale personaggio mi incontrerà per vivere di nuovo. 

14) Posso chiederti se hai altri progetti in corso d’opera? Pensi di scrivere un altro romanzo (o magari una saga) fantasy?
Sto scrivendo un romanzo, sì, e mi sta divertendo molto. E' un po' diverso dalle mie consuete ambientazioni. E' molto "moderno".
In quanto al fantasy, direi proprio di no. Mentre a breve preparerò la seconda parte del ciclo della Gallia, con la continuazione di quanto è rimasto in sospeso in Absedium (il cui sottotitolo, detto per inciso, è Il Vento di Alesia); quindi la conclusione della guerra e la storia di Ceidrac il Bardo.  

15) Ed ora l’ultima domanda, quella di rito! In base alla tua esperienza, quale consiglio potresti dare a coloro che sognano di diventare scrittori?
Di coltivare l'autocritica, di essere tenaci e di essere pronti a molti sacrifici, e proprio in quest'ordine.
Mi spiego: è facile scrivere ciò che piace, più difficile è capire se ciò che abbiamo scritto può piacere anche ad altri. La convinzione degli aspiranti scrittori è che ciò che si è scritto per se stessi debba forzatamente interessare qualcun altro. Nove volte su dieci una storia, anche se ben scritta, è improponibile in un mercato che deve sostenere il confronto con autori stranieri maestri nel genere, e un editore non può correre il rischio di proporre un titolo non in grado di sostenersi. Le leggi del mercato editoriale sono piuttosto rigide; per un piccolo editore, al di fuori dei grandi gruppi, sbagliare anche un solo titolo nel programma di un anno può portare ad un danno spesso irreparabile. Inoltre, la principale pecca degli autori esordienti è l'assoluta mancanza di professionalità (intesa come capacità di taglio, revisione e presentazione del testo), e questa mancanza segna, e limita, anche quegli autori che, pur avendo pubblicato qui e là qualche racconto, non riescono poi a compiere il passo verso i grandi editori.  
Tenacia (se si è davvero convinti delle proprie capacità), perché ne occorre davvero molta per farsi "notare".
Sacrificio: è opportuno chiedersi, prima di iniziare un lavoro serio, quanto del proprio tempo e dei propri interessi possono essere abbandonati per dedicarvisi. Perché alla fine saranno davvero tanti.

Mariangela grazie di cuore per avermi dedicato un po’ del tuo tempo, grazie per questa bella intervista… Spero che tornerai a trovarmi alla Locanda dei Libri! 
Grazie a te e certamente tornerò alla Locanda!
Questo il mio sito: www.mariangelacerrino.it 

5 commenti:

  1. Bella intervista, davvero molto esaustiva. Non conosco ancora l'autrice, non ho letto nessun suo libro ma devo ammettere che mi ha incuriosita! :)
    Buona giornata Claudietta! :*

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  2. Non sono un grande appassionato di romanzi storici, però devo ammettere che "Absedium" mi incuriosisce... sarà che ho ancora qualche reminiscenza delle lezioni di letteratura latina su Cesare, e che le vicende storiche che hanno segnato la sua vita mi hanno sempre interessato!
    Me lo segno!
    Ottima, interessante intervista!!

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  3. Ciao complimentissimi per il tuo blog...passa dal mio, ti spetta una piacevole sorpresa!
    Nicole

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    Risposte
    1. Grazie Nicole!
      Sono venuta a trovarti, anche il tuo blog è molto carino :-)

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  4. @Sara e Matteo: Concordo con voi, è venuta fuori davvero una bella intervista!!!
    Io ogni tanto un romanzo storico me lo concedo e 'Absedium' lo trovo molto interessante.

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