lunedì 13 febbraio 2012

Incontro con l'autrice...Rossella Martielli!


Carissimi lettori, vi do il benvenuto in questa nuova rubrica, dove ospiterò le autrici che hanno gentilmente accettato di rilasciare un'intervista per la  
Locanda dei Libri!

Sono felice di inaugurare questo primo appuntamento di "Incontro con l'autrice" ospitando Rossella Martielli, autrice di In ricordo di noi, di cui ho pubblicato la recensione QUI

Prima di tutto ringrazio di cuore Rossella per aver risposto alle mie domande!
Cominciamo subito...


1. Cosa vuoi raccontarci di te? 
Innanzi tutto grazie a te, sono davvero felice di essere ospitata di questa pagina!
Ho 29 anni, sono di Bari ma sto per trasferirmi a vivere a Torino, città che amo, che mi è entrata nel cuore fin da quando ci sono stata la prima volta.
Lavoro nell’editoria come editor e correttrice di bozze, collaboro principalmente con due case editrici, una del sud e l’altra del nord, e lavoro anche molto come free-lance, assistendo gli autori esordienti nel perfezionamento delle loro opere prima di presentarle alle case editrici. Scrivo recensioni per il mio blog e per diverse testate e webzine on-line, e di recente ho creato anche un mio canale You Tube.
Nella vita sono una persona solare, serena, soddisfatta del lavoro che fa – che amo, e ho desiderato con tutta me stessa – e della vita che conduce.
Spero di metter presto su famiglia, nel frattempo quando non lavoro mi dedico alla mia passione per eccellenza, la scrittura, corro per tenermi in forma e nonostante sia perennemente a dieta, cucino spessissimo i miei dolci preferiti!
Ufficialmente li cucino per i miei amici… ma volete che una golosona come me non li assaggi?!

2. Quando è nata la tua passione per la lettura e la scrittura?
È una passione che ho sempre avuto, sin da piccolina, quando alle elementari la maestra ci permetteva di prendere in prestito i libri della biblioteca scolastica. Ricordo che io ne divoravo uno dopo l’altro, a volte li leggevo in un solo pomeriggio! 
Quando avevo sette anni, invece, mia madre mi comprò quattro enormi libroni pieni di fiabe: è stato uno dei regali più belli che abbia ricevuto, ancora oggi conservo gelosamente tutti i volumi! 
Mi è sempre piaciuto lavorare di fantasia, starmene per conto mio a fantasticare… ho amato subito i libri perché mi davano la possibilità di farlo e c’erano sempre, sia nei momenti felici che in quelli tristi.

3. Perchè hai deciso di intraprendere il percorso di scrittrice?
Più che una passione, scrivere per me è una necessità: mettere su carta pensieri, sensazioni, esperienze, trasfigurarle in racconti o romanzi, ha quasi una funzione catartica… mi fa sentire meglio, mi permette di comunicare a un livello profondo anche con chi non conosco. 
Ma, soprattutto, mi consente di regalare emozioni a chi mi legge, quelle emozioni che io a mia volta ho ricevuto dai libri letti. 
È questo il vero miracolo della scrittura, e io scrivo perché non riesco a farne a meno!

4. Da cosa trai ispirazione per i tuoi romanzi?  
Dipende. Molte volte dalla realtà, dalle esperienze che ho vissuto, dalla gente che ho conosciuto… altre volte, invece, da cose che sento, penso, immagino, o dalle cose che mi raccontano. Ho molti amici e conoscenti e sono un’ottima ascoltatrice, oltre che un’osservatrice nata: ascolto ciò che gli anni hanno da dire, vedo come si comportano, e faccio tesoro di ciò che apprendo…
Ogni cosa viene poi trasfigurata dall’immaginazione fin troppo fervida che mi ritrovo!


5. C'è un momento particolare della giornata in cui ti piace di più scrivere?  
Per quanto di sera mi sento più entusiasta e fantasiosa – a volte le idee mi vengono addirittura di notte, a letto, prima di addormentarmi magari! – ho notato che scrivo meglio di mattina, forse perché sono più concentrata, attenta, e le parole vengono da sé. 
Col pomeriggio subentra anche una certa stanchezza, e allora preferisco dedicarmi ad altro: lavoro, vado in palestra, faccio shopping, esco con gli amici… il bello, però, è che anche mentre faccio tutto questo le idee non mi abbandonano mai, sono come una cacciatrice che non si stanca mai di cercare l’idea giusta, quel guizzo in più, e per farlo non c’è periodo migliore della sera inoltrata, o meglio della notte! 
Quindi, per rispondere alla tua domanda, ti direi: scrivere al mattino e immaginare nel resto della giornata!

6. Per quanto tempo hai lavorato a In ricordo di noi?
Per tre mesi ho lavorato intensamente al libro, finendolo, ma il lavoro di modifica e rifinitura è durato molto di più, credo quasi un anno. 
E ancora adesso, se mi capita di rileggere qualche brano, non sono pienamente soddisfatta… ma credo che nessuno scrittore lo sia mai fino in fondo, altrimenti verrebbe meno quella spinta a migliorarsi e perfezionarsi che a mio avviso è il motore di ogni arte.

7. Da 1 a 10 quanto è difficile esordire come scrittore al giorno d'oggi in Italia, in base alla tua esperienza?
Direi 9. Come molti altri ambienti, quello della scrittura e dell’editoria è molto chiuso: è davvero difficile farsi pubblicare, oltre alla bravura, occorre avere molta fortuna, tanta tenacia e un’infinita perseveranza, perché i rifiuti e le delusioni sono all’ordine del giorno, e senza una grande fede in ciò che si fa si corre il rischio di mollare prima ancora di iniziare a vedere i risultati. 
E poi anche nell’editoria non mancano i truffatori: parlo delle case editrici a pagamento, che sfruttano gli autori, prendendo soldi da loro (quando invece dovrebbero pagarli!) e soprattutto pubblicano ogni cosa, anche pessima, purché l’autore paghi. 


8. Se il romanzo dovesse essere riprodotto in un film, quali sarebbero gli attori che preferiresti per i tuoi personaggi?
Ma sai che questa è davvero una domanda bellissima? 
Ovviamente un gioco di fantasia che non si avvererà mai, però, come del resto si evince dal libro, sognare non costa nulla, anzi, rende la vita più bella! Allora, per quanto riguarda Alice, credo che per interpretarla sarebbe assolutamente perfetta Nina Dobrev, la brava e bella protagonista di Vampire Diaries, che tra l’altro possiede le stesse caratteristiche fisiche. 
Alex sarebbe senza ombra di dubbio Paul Walker, mentre Mattia, uno dei personaggi più antipatici che abbia mai creato, lo vedo come un Ashton Kutcher un po’ più giovane (come antipatia ci siamo!). 
Sara potrebbe essere Emma Stone, attrice che amo in tutti i suoi film, per lo più commedie.


9. Quanto c'è di te Rossella in Alice, la protagonista del tuo romanzo?
C’è moltissimo della Rossella di un po’ di anni fa, quella dei vent’anni, che poi sono gli anni di Alice… col tempo inevitabilmente si cambia: probabilmente se scrivessi un seguito della storia con Alice trentenne, anche lei sarebbe molto diversa! 
Però ammetto che sì, la mia protagonista femminile ha tanto di me, nel bene e nel male, e mentre scrivevo mi faceva parecchia tenerezza… a volte mi veniva voglia di abbracciarla e consolarla, altre mi faceva venire i nervi, altre ancora mi portava sull’orlo dell’esasperazione… tutti sentimenti che provo anche verso me stessa, verso il mio modo di essere. 
Credo che in fondo sia normale: nessuno si piace al 100% e per convivere serenamente con se stessi occorre invece amarsi, accettarsi per quello che si è, con pregi e soprattutto difetti.

10. C'è un personaggio di In ricordo di noi che ti sta più simpatico? E quello più antipatico invece?   
Beh, su quello più antipatico non ho dubbi: Mattia! E ovviamente i suoi amici ;-) Per quanto riguarda invece quello più simpatico, credo che questo riconoscimento vada a Sara, l’amica che tutte le ragazze vorrebbero, che è un po’ la sintesi di tutte le mie amiche.  Credo moltissimo nell’amicizia, e anche se nella vita ci sono stati amici che mi hanno profondamente delusa, ce ne sono stati moltissimi altri che invece mi sono accanto da sempre, nei momenti belli e in quelli brutti, e per me sono quasi una seconda famiglia.

11. Qual'è il tuo autore o autrice preferito?  
Ce ne sono davvero moltissimi, ma tra tutti direi Milan Kundera, Agata Christie, Jeffrey Eugenides e poi Tess Gerritsen e la giovanissima Ruth Newman, due scrittrici di thriller davvero fantastiche, che coniugano sapientemente il genere suspance con il romance.

12. In generale preferisci leggere libri scritti da donne o da uomini? E perchè?
Ti dirò che in genere preferisco le donne, perché hanno una sensibilità più simile alla mia.  Però non è sempre vero: molti tra i miei autori preferiti, infatti, sono uomini; alla fine credo che tutto dipenda dalla sensibilità individuale, più che dal sesso!

13. Se dovessi partire per un viaggio, quali sarebbero i libri di cui non potresti proprio fare a meno?
Porterei innanzi tutto un sacco di thriller e noir, che secondo me sono il tipo di lettura perfetto per i viaggi, perché leggeri e poco impegnativi, adattissimi sotto l’ombrellone o dopo una giornata passata in giro. 
Poi un paio di romanzi rosa, anche quelli adatti al tempo da passere in treno o su altri mezzi… per le letture più impegnative c’è il mio letto!

14. So che è in via di pubblicazione il tuo secondo romanzo. Puoi svelarci qualche cosa su di lui?  
Posso dire che è un’opera più matura, con una protagonista più consapevole, alle prese con altri problemi e con un’esistenza diversa da quella di Alice. È anche un romanzo più breve, una sorta racconto lungo che spero piacerà… e che ovviamente avrai in anteprima
Purtroppo la data di uscita è ancora da definire, ma sarà sicuramente nei prossimi mesi.  

15. Un consiglio per tutti gli aspiranti scrittori?
L’unico consiglio che posso dare è quello di non arrendersi mai! Provarci, riprovarci e poi ancora e ancora…. tutte le cose di valore si ottengono con pazienza, perseveranza e tanta volontà!

Ti ringrazio moltissimo Rossella per la tua disponibilità e gentilezza. Ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni!
Un grosso in bocca al lupo per l'uscita del tuo secondo romanzo, che personalmente sono molto curiosa di leggere!

3 commenti:

  1. Avevo già intenzione di leggere questo libro e ora sono ancora più curiosa. Mi piace molto questa intervista perchè si nota subito l'essere alla mano della Martielli :D

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    Risposte
    1. Si Rossella è davvero una persona molto carina!
      Beh...non posso che essere contenta se questa intervista ti ha interessata e ha reso il libro più intrigante!
      E' la prima per me...quindi vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatto ^_^

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